Bonus Arredi 2013 – 2015

13 Ott Bonus Arredi 2013 – 2015

Il Bonus Arredi 2013-2015 è una riduzione d’imposta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo d’immobili oggetto di ristrutturazione, pari al 50%, diviso in 10 rate annuali di pari importo e calcolato su una spesa massima. Chi fruisce della detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio, può usufruire anche di questa riduzione che va ripartita tra gli aventi diritto di dieci quote annuali di pari importo. La detrazione è calcolata su un ammontare complessivo non superiore ai 10.000 euro e spetta alle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015.

La Legge di Stabilità 2015 ha prorogato l’agevolazione fiscale, promuovendo il cosiddetto Bonus Arredi fino alla fine del 2015. E’ stato inoltre confermato per quest’anno il vincolo della Riqualificazione del patrimonio immobiliare, chiamato Bonus Ristrutturazioni, come condizione indispensabile per ottenere il Bonus Arredi.

I BENI AGEVOLABILI

Nel dettaglio, i beni ai quali spetta la detrazione per l’acquisto sono:

Mobili nuovi, a titolo esemplificativo rientrano tra i mobili agevolabili armadi, letti, librerie, cassettiere, scrivanie, tavoli, divani, sedie, comodini, credenze, poltrone, materassi e apparecchi d’illuminazione necessari. Non fanno parte della detrazione: pavimentazioni, tende e tendaggi, porte e complementi d’arredo.

Grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Tra i grandi elettrodomestici rientrano, a titolo esemplificativo: lavatrici, asciugatrici, frigoriferi, congelatori, lavastoviglie, stufe elettriche, apparecchi di cottura, forni, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per essi non è previsto l’obbligo.

Le spese di trasporto e montaggio, se sostenute con le modalità di pagamento richieste per poter usufruire della detrazione (ovvero carta di credito, di debito o bonifico), possono essere inserite nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

GLI INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO

Manutenzione ordinaria. Gli interventi effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali. Tale intervento dà diritto all’agevolazione per l’acquisto di arredi destinati alle parti comuni dell’edificio. Ad esempio alloggio del portiere, illuminazione aree comuni, lavanderie, sale condominiali, etc.

Manutenzione straordinaria. Gli interventi effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali e su singole unità immobiliari residenziali.

Restauro e di risanamento conservativo. Interventi effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali, ad esempio l’adeguamento delle altezze del solaio.

Ristrutturazione edilizia. Interventi effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali e su singole unità immobiliari residenziali, come ad esempio apertura di nuove porte o finestre oppure la realizzazione di una mansarda o di un balcone oppure la trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda.

Interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie elencati nei punti precedenti, se dichiarato lo stato di emergenza.

Interventi di restauro e di risanamento conservativo, e di ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro sei mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile. Ne consegue che l’acquirente di un appartamento ristrutturato da una cooperativa può usufruire del Bonus per l’arredamento del medesimo.

Il collegamento fra i mobili e l’ambiente ristrutturato non è richiesto, in altri termini, l’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se i beni sono destinati all’arredo di un ambiente diverso da quelli oggetto di interventi edilizi, purché l’immobile sia comunque oggetto degli interventi edilizi.

ADEMPIMENTI

Per avvalersi del beneficio fiscale, il contribuente deve eseguire i suoi pagamenti mediante bonifici postali o bancari con le stesse modalità già previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati. Nei bonifici dovranno essere indicati: la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane Spa per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva o il codice fiscale.

E’ consentito effettuare il pagamento degli acquisti di mobili o di grandi elettrodomestici anche mediante carte di credito o carte di debito. In tal caso, la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare, evidenziata nella ricevuta telematica di avvenuta transazione. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari o contanti.

I documenti che vanno conservati sono: le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti; l’attestazione del pagamento.

Per saperne di più: Federmobili.

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